L’aspirante imprenditore ha milioni di idee. Troppe. Infatti i casi di maggior insuccesso (e frustrazione) avvengono non per mancanza di idee, ma per incapacità di tradurle in pratica.
Ne so qualcosa, ricado anch’io in questa categoria.
Per superare tutte le indecisioni, le paure e le incostanze che ciascuno di noi incontra, fermati un attimo. Resetta tutto.
Parti da te stesso, come persona intendo e focalizza l’attenzione su queste semplici tre domande.
Primo: chiediti cosa sai fare. Artefatti, contenuti, software o servizi, organizzare il lavoro di altri… Ma soprattutto, saresti in grado di farlo davvero? Di realizzare il prodotto intendo.
Secondo: chiediti cosa ti piace fare. Cioè, realizzare il prodotto ti piace o lo vedi come un peso? Ami questo lavoro? Lo faresti per tutta la vita?
Infine, concentrati sulla motivazione che ti spinge. Hai già un lavoro e vorresti metterti in proprio per guadagnare maggiore libertà? Oppure non hai un lavoro e non riesci a trovarlo?
Hai una band musicale e vorresti fare il musicista professionista? Una band è come una Startup…
In sintesi, per prima cosa – e per avere la giusta energia – devi cercare un equilibrio tra ciò che sai fare, ciò che ami fare e quale motivazione ti spinge.
Per esempio, se sei in grado di programmare e farlo è la tua passione, potresti cercare di guadagnare la tua libertà risolvendo un problema ad altri, attraverso una app…
Perché l’idea imprenditoriale nasce sempre da una passione e dedicarsi a qualcosa che si ama fare è sempre un ottimo inizio.
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