Adesso viene la parte divertente. Fatti i compiti a casa, esci fuori dal tuo ufficio e vai ad incontrare persone (vere) che assomiglino al tuo archetipo.
Una regola di base che ogni imprenditore dovrebbe avere scolpita nella mente è la seguente: se vuoi servire il tuo cliente con il giusto prodotto, ti serve incontrarlo e parlarci.

Particolare non da poco: se hai notato nella massima riportata sopra, il verbo è “servire”.
Se tu vuoi spremere il tuo cliente, spillargli soldi in cambio di fregature o qualsiasi altra cosa che non abbia a che fare con il verbo servire, allora non sei un imprenditore ma uno speculatore (nella migliore delle ipotesi).
Cosa c’entra?
Purtroppo la maggioranza è costituita da speculatori travestiti da imprenditori, che di solito se ne fregano di tutto questo.
Triste ma vero, sono molto pochi gli imprenditori che sanno come parlare con i loro clienti in modo utile. In modo da ricavarne informazioni utili, intendo.

Non basta infatti parlarci, ma bisogna sapere cosa chiedere, come chiederlo, altrimenti il rischio che tutto questo sia infruttuoso è molto alto.
Una conversazione efficace deve avere come obiettivo da un lato capire come validare le ipotesi fatte, specie le più rischiose, dall’altro capire cosa interessa davvero al potenziale cliente, cosa è davvero importante per lui.
Per riuscirci utilizzeremo alcuni strumenti.
In primis, il nostro schema con ben in evidenza le nostre ipotesi.
Poi i nostri strumenti saranno:
1 — una lista dei luoghi;
2 — una mappa degli argomenti;
3 — una frase di apertura della conversazione.

Ricordi di aver individuato le due ipotesi più rischiose per la sopravvivenza del tuo prodotto? Bene, tieni queste due ipotesi bene in mente, porta con te lo schema con queste due cerchiate di rosso.
Pronti? Bene, adesso andiamo avanti con la lista dei luoghi.
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