Nel post precedente abbiamo parlato della funzione d’uso, ricordate? In pratica, a cosa serve il nostro prodotto. Il passo successivo è immaginare chi potrebbe essere interessato a comprarlo. Il ragionamento sembra banale eppure è sorprendente vedere come, nella maggioranza dei casi, sia davvero difficile rispondere a questa domanda.
Questo accade perchè ci concentriamo sull’idea, sul prodotto, su cosa sappiamo fare, su noi stessi… come se in realtà non fosse necessario immaginare a chi rivolgersi. Abbastanza di frequente mi è stato proposto un ragionamento come questo: … intanto mettiamo il prodotto sul mercato, poi si vedrà chi sarà il nostro cliente.
Adesso, è vero che il prodotto va testato sul mercato e che nessuno ha la sfera di cristallo, però avere un’idea delle possibili tipologie di clientela a cui rivolgersi aiuta a focalizzare gli sforzi di marketing, ad immaginare quel vantaggio competitivo progettando il prodotto con gli occhi del cliente… In fondo, se oggi neanche la Procter & Gamble e le altre multinazionali fanno più uso del mass marketing vorrà pur dire qualcosa, no?
Ma veniamo all’esempio.
Nel caso di Green Box, Container Architecture, la domanda era: chi potrebbe trarre utilità dall’adozione dei moduli prefabbricati smontabili e trasportabili? Nella slide sotto la risposta elaborata con l’imprenditore.
Il modulo realizzato dalla Green Box può essere utile come stand pubblicitario, quindi appetibile a grandi brand. Qualcosa di simile è stato fatto da Poste Italiane con Box4it.
Il modulo Green Box può essere un prefabbricato per esigenze abitative in aree in via di sviluppo, quindi potrebbe interessare ad Onlus impegnate nell’accoglienza in Italia ed all’estero.
Municipalità? Per realizzare Info point o ciclo stazioni nei punti strategici delle città…
Imprese turistiche? Per realizzare moduli abitativi a fini turistici in zone non edificabili, oppure per realizzare moduli per palestre, spa, qualsiasi cosa da integrare in strutture esistenti.
Espositori fieristici? Per realizzare stand, questa era abbastanza semplice da immaginare.
Catene di fast food? Si potrebbe proporre un format di ristorante simil Mc Donald’s ma mobile, da inserire in aree di ristoro di autostrade, stazioni ferroviarie, stazioni di servizio, porti ed aeroporti…
Catene alberghiere? Esistono già alberghi mobili realizzati con moduli derivati da container. Vedi Snooze Box, società inglese che realizza alberghi smontabili utilizzati nei pressi di luoghi di grandi eventi come gran premi di F1, concerti, ecc.
Te lo immagini un albergo all’interno del parcheggio dello stadio, per accogliere i tifosi in trasferta, completamente brandizzato con i colori della squadra di casa… che esperienza sarebbe eh?
In questa lista non abbiamo preso in considerazione una tipologia di clientela che poi si sarebbe rivelata importante per Green Box: privati in cerca di casa a prezzi abbordabili ma senza rinunciare a stile e libertà. Ma questo segmento è venuto fuori dalle analisi successive che il nostro metodo propone.
Ma adesso siamo nel momento dell’immaginazione, affineremo dopo l’analisi.
Immagina allora chi mai potrebbe trarre giovamento dalla tua idea e pagarti dei soldi per averla. Butta giù una lista e non ti preoccupare di dire stupidaggini, pensa liberamente. Spesso le connessioni più originali sono le più riuscite.
Lascia un commento